INPS: Le Ragioni dietro la Sospensione dei Pagamenti dell’Assegno di Accompagnamento 2024

L’Assegno di Accompagnamento può subire una sospensione solo in presenza di determinate circostanze, ma è importante fare chiarezza su alcune eccezioni. Scopriamo insieme quando e perché l’INPS potrebbe interrompere il pagamento dell’Indennità di Accompagnamento per gli invalidi civili.

È fondamentale comprendere che l’Indennità di Accompagnamento è un beneficio economico destinato a cittadini che soddisfano specifici requisiti sanitari. Si tratta di coloro con un’invalidità totale e permanente al 100%, non autosufficienti e con necessità di assistenza continua. Questo beneficio è esteso ai mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’incapacità di camminare autonomamente o di svolgere attività quotidiane come lavarsi e vestirsi.

La residenza stabile in Italia è un ulteriore requisito, ma l’assegno non è vincolato al reddito annuo personale o all’età.

Quando potrebbe verificarsi la sospensione del pagamento dell’Indennità di Accompagnamento?

L’indennità viene erogata per dodici mensilità a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda, o dalla data indicata dalla commissione sanitaria in caso di riconoscimento dell’invalidità civile.

La sospensione dell’indennità avviene solo in caso di ricovero a totale carico dello Stato, protratto per più di 29 giorni.

Tuttavia, esiste un’eccezione che permette di continuare a ricevere l’assegno di accompagnamento nonostante un ricovero prolungato, come precisato dall’INPS nel messaggio n. 3347 del 26 settembre 2023.

L’indennità non viene sospesa quando, nonostante il ricovero superiore a 29 giorni in una struttura ospedaliera pubblica o convenzionata con il S.S.N., questa non garantisce un’assistenza esaustiva.

Ma cosa si intende per “assistenza esaustiva”?

L’assistenza deve essere completa e sufficiente, senza richiedere la presenza di familiari o infermieri privati durante il ricovero. Nel caso in cui sia necessaria tale presenza, la struttura ospedaliera non avrà fornito un’assistenza esaustiva.

È importante sottolineare che l’esenzione dalla sospensione non è automatica; l’interessato dovrà dimostrarla e comunicarla all’INPS. Per evitare la sospensione dell’Indennità di Accompagnamento, sarà necessario presentare online una dichiarazione specifica, indicando il periodo di ricovero e allegando la documentazione dalla struttura sanitaria che attesti la mancanza di assistenza esaustiva durante il periodo di degenza.