Dall’esenzione dal bollo auto alle potenziali riduzioni della TARI e dell’IMU, esplora come la legislazione attuale può diventare un valido alleato nel fornire agevolazioni fiscali a chi vive con disabilità e ai loro caregiver.
La Legge 104, come ben noto, costituisce un pilastro essenziale nel assicurare diritti e vantaggi a coloro che vivono con gravi forme di disabilità in Italia. Ratificata nel 1992, questa normativa ha istituito una serie di disposizioni mirate a fornire supporto finanziario e vantaggi fiscali per migliorare la qualità della vita dei disabili e dei loro caregiver.
Spesso ci siamo soffermati sui benefici fruibili dai titolari della Legge 104, concentrandoci, recentemente, sui tre giorni di permesso dal lavoro e sulla possibilità di essere licenziati anche in caso di un solo abuso nell’utilizzo di tale permesso.
Ora ci concentriamo sull’obiettivo di presentare una panoramica sintetica, il più trasparente e completo possibile, delle agevolazioni fiscali attualmente vigenti in Italia per i titolari della Legge 104, evitando di creare aspettative irrealistiche e prevenendo qualsiasi forma di fraintendimento o illusione.
Ecco dunque un elenco delle esenzioni e riduzioni fiscali per i titolari della Legge 104, aggiornato a marzo 2024, e come procedere per ottenerle.
- Esenzione dal bollo auto: I disabili affetti da gravi limitazioni motorie, disabilità mentale o psichica, cecità o sordità possono richiedere l’esenzione dal pagamento del bollo auto per un veicolo adattato alle loro esigenze. L’idoneità al beneficio dipende dalla documentazione del verbale di accertamento dell’handicap e la richiesta può essere avanzata direttamente dalla persona disabile o dal suo caregiver. Attenzione! In questo ultimo caso, il requisito per usufruire dell’esenzione bollo auto è che il disabile sia fiscalmente a carico del familiare caregiver e per essere considerato “fiscalmente a carico” il disabile deve avere un reddito complessivo annuo non superiore a 2.840,51 euro, limite che sale a 4.000 euro per i figli di età non superiore a 24 anni.
- Esonero canone Rai: L’esenzione dal pagamento del canone Rai è applicabile quando il disabile è ricoverato in una casa di riposo o in struttura analoga. Inoltre, per ottenere questa esenzione, è necessaria la dichiarazione di non possesso di un apparecchio TV, che può essere effettuata tramite un modulo specifico da compilare e inviare all’Agenzia delle Entrate.
- Tassa sui rifiuti (TARI): Chiariamo subito: non esistono disposizioni nazionali che obblighino a riduzioni o esenzioni a favore delle persone con disabilità. Sono quindi i Comuni a disciplinare le diverse agevolazioni che coinvolgono la TARI in connessione con la Legge 104 e, attualmente, pare che diversi comuni le contemplino. Ogni Comune, comunque, regolamenta a modo suo; infatti, alcuni richiedono l’ISEE, altri un’invalidità al cento per cento, mentre altri si accontentano dell’art. 3, comma 3 della Legge 104. Potrebbe essere utile fare richiesta, in tal senso, al proprio Comune di residenza ed attendere, ovviamente, una risposta per capire se tale richiesta è stata accettata oppure no.
- Imposta Municipale Unica (IMU): Per quanto riguarda il pagamento dell’IMU, il disabile ne è esentato, e la sua residenza è quindi assimilata ad abitazione principale, solo se ha la sua residenza in un istituto o struttura sanitaria e a condizione che la casa non sia locata. L’esenzione può essere applicata solo se prevista da delibera del Comune.
- Esenzioni scolastiche e universitarie: Tutti gli studenti con disabilità possono beneficiare di esenzioni o riduzioni delle tasse scolastiche per il quarto e quinto anno delle scuole superiori, ma deve coesistere – alla disabilità accertata – anche il disagio economico individuato dalle fasce di ISEE comunicate periodicamente dal Ministero dell’Istruzione. Per l’università, le esenzioni dipendono dalle direttive specifiche di ciascun Ateneo, solitamente previste per disabilità con grado di invalidità superiore al 66%.