Infortuni domestici: cosa copre l’assicurazione Inail?

Chi si fa male a casa, mentre svolge le faccende domestiche o si prende cura dei membri della propria famiglia, può chiedere all’Inail un risarcimento a condizione che abbia stipulato un’apposita polizza, da molti chiamata «assicurazione casalinghe». 

La polizza non copre però qualsiasi tipo di infortunio: il suo ambito è limitato solo a determinati luoghi e a danni di particolare rilievo. È bene allora sapere in anticipo cosa copre l’assicurazione Inail sugli infortuni domestici. Non che ciò possa servire per valutare la convenienza o meno della polizza: essa è infatti obbligatoria, sicché chi svolge lavori in casa non ha margini di scelta sulla stipula della stesa. Tuttavia, come sempre succede, il fatto di conoscere in anticipo i propri diritti servirà a prevenire inutili contenziosi.


Polizza casalinghe su infortuni domestici: conviene?

La legge 493/1999 ha introdotto una assicurazione contro gli infortuni in casa, obbligatoria per le persone tra 18 e 67 anni che svolgono in via esclusiva attività di lavoro in ambito domestico a titolo gratuito e senza vincolo di subordinazione. Proprio per questo è spesso chiamata «assicurazione casalinghe». 

Il fatto che sia obbligatoria elimina, in radice, ogni discorso in merito alla convenienza della stessa. Tuttavia, è anche vero che alcun controllo viene mai eseguito. Sicché è difficile, se non impossibile, che possano essere irrogate sanzioni a chi non paga il “premio” all’Inail.

Resta comunque il fatto che la polizza, andando a coprire gli infortuni più gravi, anche mortali, è assolutamente conveniente. Diversamente, chi si fa male mentre fa le faccende domestiche o bada alla famiglia non troverà alcun ristoro nel caso di infortunio che implichi una riduzione della capacità lavorativa. 


Polizza casalinghe infortuni: copre colf e domestiche?

La polizza infortuni domestici non copre coloro che svolgono attività di lavoro dipendente o comunque dietro retribuzione. Quindi la polizza non copre l’eventuale danno subito dalla colf il quale resterà a carico del datore di lavoro. Con conseguenze ancor più gravi se la domestica non è stata regolarizzata. 


Polizza casalinghe infortuni: copre gli studenti universitari?

Sono altresì coperti dall’assicurazione sugli infortuni domestici gli studenti anche se studiano e dimorano in una località diversa dalla città di residenza e che si occupano dell’ambiente in cui abitano.

Quanto si paga per la polizza infortuni domestici?

Il pagamento viene effettuato all’Inail, con un’unica rata annuale (non rateizzabile), ed è l’Inail stesso che eroga poi il risarcimento in caso di danno.

L’importo da corrispondere per attivare l’assicurazione infortuni domestici è di 24,00 euro all’anno. 

Per il pagamento del premio assicurativo deve essere utilizzato unicamente l’Avviso di pagamento PagoPA che viene elaborato dai sistemi dell’Inail e che viene reso disponibile nei servizi online che l’Istituto ha riservato all’assicurazione contro gli infortuni in ambito domestico.

Il premio assicurativo deve essere corrisposto entro il 31 gennaio di ogni anno per avere la copertura assicurativa con decorrenza dal 1° gennaio e senza soluzione di continuità con l’anno precedente.

Se, invece, il pagamento è effettuato dopo il 31 gennaio l’assicurazione decorre dal giorno successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.

È esonerato dal pagamento del premio dell’assicurazione infortuni domestici chi possiede i seguenti requisiti:

  • ha un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro annui;
  • fa parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro annui.



Quali infortuni copre l’assicurazione casalinghe Inail?

L’assicurazione infortuni domestici dell’Inail copre solo i danni che determinano un’invalidità pari ad almeno il 27%. Dunque, si tratta di un’assicurazione che copre solo i grandi infortuni e non quelli di piccolo o modesto rilievo. 

In quali luoghi copre l’assicurazione?

La polizza assicurativa Inail copre solo gli infortuni che avvengono in ambito domestico ossia negli «immobili di civile abitazione e delle relative pertinenze (soffitte, cantine, giardini, balconi) ove dimora il nucleo familiare dell’assicurato; qualora l’immobile faccia parte di un condominio, l’ambito domestico comprende anche le parti comuni condominiali (ad es. androne, scale, ascensore, pianerottolo, terrazzo, cortile, ecc.)».

Il fatto che non si faccia riferimento alla dimora abituale lascia intendere che l’infortunio viene risarcito anche se si verifica in una seconda casa, ad esempio nella residenza estiva e in tutte le altre residenze temporanee. 

Non viene invece coperto l’infortunio in itinere: quello cioè occorso nel tragitto per recarsi a casa.

L’assicurazione Inail non copre inoltre l’infortunio nell’abitazione dei genitori dove l’assicurato si reca per accudirli. In base alla norma, l’indennizzo non può essere infatti corrisposto quando l’evento si verifica fuori dall’ambito domestico.

Non sono quindi coperti i cosiddetti caregiver, cioè familiari e amici che si prendono cura, in maniera gratuita e continuativa di una persona anziana, non autosufficiente e/o disabile. Sul punto è intervenuta la Corte Costituzionale  che ha richiamato l’attenzione del legislatore su tale lacuna.