Il terreno di battaglia è il “tesoretto” avanzato dai fondi messi da parte per il reddito di cittadinanza. La ragione – come noto – è che molti italiani hanno rinunciato alla misura di sostegno oppure hanno preso meno di quanto si stimava (forse non tutti sono così poveri come si credeva). Ora allo Stato avanzano dei soldi. Cosa fare di questi soldi? Non si tratta di una dote chissà quanto elevata, in tutto un miliardo di euro che, per un bilancio pubblico, non sono un’inezia ma neanche una fortuna. Ciò nonostante, proprio su questo, si sta consumando una nuova – l’ennesima – lite all’interno del Governo. Una gestione oculata da un buon padre di famiglia imporrebbe di mettere da parte il denaro e pagare i debiti che già si hanno sulle spalle. Ma questo non succede mai in Italia, specie in clima di campagna elettorale. E domenica si vota per le europee. Così si pensa a spendere piuttosto che a risparmiare.
Di Maio vorrebbe destinare il miliardo di euro avanzato dal reddito di cittadinanza al fondo famiglia, per aumentare la dote destinata al bonus bebè: un sostegno alla natalità. Proprio ieri è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il DL famiglia. Le maggiori entrate dovrebbero aiutare le coppie che hanno bimbi piccoli o che vogliono averne e che hanno gli aiuti più bassi d’Europa».
Anche Salvini vuole spendere e rilancia: se è avanzato un miliardo, spendiamo due o tre per aumentare le pensioni di invalidità. Invalidità: un tema estremamente caro a tutti gli italiani. Lo sa così bene il leader del Carroccio che ha scelto proprio la sua campagna elettorale per lanciare la proposta. La “buona politica” non dimentica mai le sue abitudini.
La Lega propone uno stanziamento di tre miliardi di euro da destinare alle pensioni di invalidità: la proposta arriva a cinque giorni dalle elezioni europee
Solo Tria ha ricordato che è inutile dare di più agli italiani quando a breve lo Stato dovrà prendere con l’aumento dell’Iva se non verranno disinnescate le clausole di salvaguardia. Ecco perché il ministero dell’Economia ha invece suggerito di destinare il tesoretto di un miliardo al contenimento della spesa pubblica: nessuna misura assistenziale, ma il ripianamento dei debiti per evitare che l’imposta sugli acquisti salga, tra qualche mese, al 25,5% e, nel 2020, al 26,5%. E soldi, al momento, per scongiurare tutto questo non ce ne sono … salvo appunto il tesoretto.