Dal 2019 è previsto l’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi su tutte le prestazioni pensionistiche per adeguamento alla speranza di vita Istat. Questo aumento inciderà anche sulle pensione di vecchiaia contributiva che fino al 2018 si poteva raggiungere a 70 anni e 7 mesi e che dal 2019, invece, richiederà 71 anni.
Pensione di vecchiaia contributiva a 71 anni
Cos’è la pensione di vecchiaia contributiva? E’ la possibilità di accedere alla pensione di vecchiaia per chi non è in possesso dei 20 anni di contributi richiesti per accedervi a 67 anni. La pensione di vecchiaia contributiva, infatti, è una misura che richiede un minimo di 5 anni di contributi anche se è necessario essere in possesso di specifici requisiti per poter accedere a questa tipologia di pensione.
Pensione di vecchiaia contributiva, quali requisiti?
I requisiti per accedere alla pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi sono i seguenti:
- almeno 5 anni di contributi effettivi derivanti da lavoro
- nessun contributo versato prima del 1 gennaio 1996
- l’importo della pensione deve essere pari o superiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale INPS
- 70 anni e 7 mesi nel 2018 e 71 anni nel 2019
Essendo una pensione che richiede che non vi siano versamenti di contributi ante 1996, ovviamente, fino ad ora non se ne è sentito molto parlare poichè sembra un pensionamento destinato alle nuove generazioni che potranno accedere con il solo calcolo contributivo. Inoltre la misura sembra essere dedicata solo a chi ha avuto una carriera, seppur breve, ben retribuita poichè non è facile con pochi anni di contributi avere un assegno pensionistico pari o superiore a 2,8 volte l’assegno sociale Inps.