Si chiamerà Decreto Sostegno e non Decreto Ristori, ma il risultato nella sostanza non cambia: il provvedimento sul quale il Governo Draghi sta lavorando e che conta di ultimare entro metà mese, conterrà misure per aiutare i lavoratoripiù colpiti dall’emergenza Coronavirus.
È tutto ancora in fase di «allestimento». L’Esecutivo ha davanti una finestra compresa tra una settimana e una decina di giorni per calendarizzare una serie di riunioni, ultimare la discussione sul testo e rendere note le nuove misure. Intanto, in questi giorni, sta circolando un’ipotesi preliminare sui contenuti del provvedimento da 32 miliardi di euro. Una prima bozza che potrebbe già includere alcune delle future misure.
Il bonus da mille euro
Tra le possibili agevolazioni per i lavoratori più danneggiati dalla pandemia anche un bonus da mille euro. Laddove il contributo fosse confermato quasi sicuramente la prima erogazione sarebbe ad aprile, difficile che possa avvenire già a marzo.
La somma dovrebbe essere versata alle stesse categorie di lavoratori che, proprio per il fatto di aver subìto una consistente riduzione del fatturato a causa della crisi economica scaturita dal Covid, avevano beneficiato delle precedenti misure di sostegno.
Dunque, il nuovo contributo verrebbe percepito da lavoratori autonomi e occasionali, lavoratori stagionali del martoriato settore del turismo e degli stabilimenti termali, incaricati di vendite a domicilio.
Ma potrebbero essere incluse anche le partite Iva iscritte alla gestione separata. In caso di estensione del bonus mille euro anche a questi lavoratori, una possibilità è che venga stabilito un tetto potenzialmente pari a circa 50mila euro.
Gli altri contenuti del decreto
Essendo il decreto mirato a intervenire in favore di numerose categorie di lavoratori, molte sono le misure pensate per salvare le attività più duramente colpite.
Intanto si parla di inserire nel provvedimento una proroga del blocco dei licenziamenti economici, cioè quelli per giustificato motivo oggettivo, fino a tutto il mese di giugno. Il decreto dovrebbe anche estendere all’intero 2021 la cassa integrazione Covid, dunque non più per tranche di settimane.
Quanto ai ristori, l’erogazione dovrebbe avvenire attraverso una nuova piattaforma la cui gestione sarà in capo a Sogei. Obiettivo: fare in modo che gli indennizzi siano a disposizione dei lavoratori entro il 30 aprile. A beneficiare degli aiuti saranno 2,7 milioni di soggetti, tra imprese e professionisti, con fatturato fino a 5 milioni di euro e che hanno subito perdite pari ad almeno il 33% della media mensile dei loro introiti nel 2019.
Agli operatori del turismo invernaledovrebbero andare, complessivamente, come da bozza del nuovo decreto, aiuti per 600 milioni di euro, per via della mancata riapertura della stagione sciistica.
Previste, inoltre, anche misure come lo stop all’invio di nuove cartelle esattorialifino al 30 aprile (termine dell’emergenza sanitaria) e lo stralcio dei vecchi atti non pagati, compresi tra il 2000 e il 2015 e di importo inferiore ai cinquemila euro.