- Sei un docente precario?
- Hai lavorato presso un Istituto Pubblico Scolastico per almeno un anno con contratto a tempo determinato?
- Sai che ora anche tu puoi ottenere, per ogni anno di servizio prestato, il bonus di Euro 500,00 – Carta del Docente o il reddito professionale docenti (180,00 euro mensili) per contratti per supplenze brevi e saltuarie e/o per contratti per supplenze Covid?
- A stabilirlo è stata una recente sentenza del Consiglio di Stato e della Corte di Giustizia U.E.
- Contatta lo Studio Legale Lauricella e saremo in grado di predisporre i ricorsi adatti a Voi…
Numerosi precari che non hanno ottenuto la carta docenti hanno presentato ricorso per ottenerla e, una volta vinto, hanno diritto a ricevere anche gli arretrati.
Il bonus docenti da 500 euro spettava solo agli insegnanti di ruolo fino all’entrata in vigore del decreto salva infrazioni, che ha esteso il beneficio ai supplenti annuali. Tuttavia il personale docente precario che non l’ha ottenuta per gli scorsi anni o che resta escluso dal contributo può fare reclamo.
Di seguito facciamo chiarezza su come funziona il ricorso per la carta docenti precari.
RICORSO CARTA DOCENTI PRECARI
È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 10 agosto 2023, n. 103, ossia la conversione in legge con modifiche del decreto-legge 13 giugno 2023, n. 69 (il cosiddetto decreto salva infrazioni). La legge convertita con modifiche è entrata in vigore il giorno 11 agosto 2023.
Con l’entrata in vigore del decreto salva infrazioni la carta del docente per l’aggiornamento e la formazione degli insegnanti è stata estesa, per il solo 2023, anche ai precari con contratto di supplenza annuale (fino al 31 agosto).
Prima del provvedimento, il bonus docenti era riservato solo ai docenti di ruolo, dunque assunti a tempo indeterminato. Inoltre, anche per il 2023 restano esclusi dal beneficio i supplenti con contratto fino al 30 giugno e i titolari di supplenza breve.
Il Consiglio di Stato, a seguito del ricorso presentato da diversi docenti precari, ha stabilito però, con sentenza del 16 marzo 2022 n. 1842, il diritto dei docenti precari all’attribuzione della carta del docente.
Inoltre, la Corte di giustizia europea, in seguito al ricorso di una docente, con l’ordinanza del 18 maggio 2022 ha dichiarato incompatibile con l’ordinamento eurounitario la norma che preclude ai docenti precari il diritto al bonus 500 euro. Anche altri Tribunali del lavoro hanno riconosciuto agli insegnanti precari il diritto ad usufruire della carta del docente.
ARRETRATI CARTA DOCENTI PRECARI
L’avviso pubblicato dal MIM specifica che, ai docenti che vincono il ricorso per ottenere la carta docente per i precari, il bonus viene corrisposto per tutti gli anni di spettanza del beneficio stabiliti dalla sentenza. In pratica, quindi, per i vincitori del ricorso per la carta docenti precari gli arretrati vengono regolarmente pagati dal Ministero per tutte le annualità, non solo per l’anno corrente.
RICORSO PER LA RETRIBUZIONE PROFESSIONALE DOCENTI
Il Ministero continua a discriminare i docenti precari, negando loro il pagamento della RDP (Retribuzione Professionale Docenti) e del compenso individuale accessorio, che spetta anche ai precari con supplenze di breve durata.
In modo illegittimo, il Miur eroga la RDP solo ai docenti di ruolo e ai docenti con incarichi annuali (fino al 30 giugno o al 31 agosto).
L’omissione del pagamento della RDP ai docenti precari è però illegittima.
Infatti, con recenti sentenze del dicembre 2019, la Corte di Cassazione ha dichiarato l’illegittimità delle azioni del Ministero dell’Istruzione, che ha agito in violazione della Direttiva Comunitaria 1999/70/CE, discriminando il personale precario.
La decisione della Cassazione riconosce al personale non di ruolo la parità retributiva con il personale stabilizzato. Ai docenti precari, infatti, sono stati negati circa €140 lordi per ogni mese di servizio.
Pertanto, tutti i docenti precari che non ricevono la RDP possono agire in tribunale del lavoro per ottenere il pagamento della RDP non corrisposta, che è prevista anche dal CCNL, e dei compensi accessori.
Il ricorso ha come scopo l’accertamento del diritto a ricevere la RDP docenti e i compensi accessori anche per il personale precario, con la richiesta che il Ministero provveda a corrispondere gli emolumenti non pagati.
Possono partecipare:
- il personale docente e ATA precario a cui non sono stati corrisposti i compensi accessori e la RDP
- Il personale docente e ATA stabilizzato, al fine di ottenere il pagamento delle somme dovute a titolo di compensi accessori e RDP per il periodo antecedente all’ingresso nella posizione di ruolo.
Lo Studio Legale Lauricella ha avviato sia le adesioni al ricorso per la Retribuzione Professionale Docenti (RPD) sia le adesioni al ricorso per l’accesso alla carta del Docente, innanzi ai Tribunali ordinari in funzione di Giudice del Lavoro, finalizzati al pieno riconoscimento dei diritti dei precari.
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