TRIBUNALE. La vicenda è finita davanti a un giudice e il Ctu ha dato ragione all’uomo
“(f.d.m.) “Giovanni” (nome di fantasia) è paraplegico dal 1994 dopo un incidente stradale. Vive con difficoltà ad assolvere alle esigenze fisiologiche, ma per l’Asp non avrebbe diritto al contributo da 1.500 euro per assisterlo costantemente.
E’ la storia di un agrigentino il quale ha in corso con l’azienda sanitaria provinciale di Agrigento un contenzioso senza esclusione di colpi. Il paraplegico aspira a ottenere i benefici previsti dalla misura prevista dalla legge regionale n. 4-2017 e del Dpr della Sicilia n. 547 del 31/03/2017 per la promozione del benessere e della qualità di vita della persona in condizione di gravissima disabilità, assistita al proprio domicilio in un contesto più ampio di inclusione sociale. Dal 1994 a causa di tetraplegia per trauma cervico-midollare, “Giovanni” è allettato; a seguito di tale trauma ha perso, non solo la motilità dei quattro arti, ma anche la relativa sensibilità cutanea ed il controllo degli sfinteri.
Per tali motivi gli erano stati già riconosciuti i benefici dell’indennità di accompagnamento e lo status di portatore di Handicap grave. Avanzata la domanda amministrativa bandita annualmente dalle sedi competenti e venne sottoposto a visita collegiale presso l’ASP di Agrigento, la quale respinse tale domanda. Allettato, ma con tanta energia morale, assistito e difeso dagli avvocati Pietro e Salvatore Lauricella ha avviato una causa con ricorso Atp innanzi al Tribunale di Agrigento per farsi riconoscere il proprio diritto a beneficiare della prestazione assistenziale, alleviando la morsa delle spese mediche a cui fa fronte quotidianamente e migliorando la qualità della propria vita.
Il Consulente tecnico d’ufficio nominato dal tribunale ha accertato che l’uomo ha diritto all’assistenza straordinaria, riconoscendo il ricorrente meritevole del beneficio previsto dalla Legge regionale n. 4-2017 e del Dpr della Sicilia n. 547 del 31/03/2017 sin dalla data della domanda poiché rientra nelle condizioni sanitarie di disabile gravissimo.
Tutto risolto? Neanche per sogno, perché per l’Asp, “Giovanni” non ha titolo e ha presentato un proprio atto di opposizione, per il quale si attende l’esito nel merito.”
La Sicilia – Sicilia Centrale – provincia Agrigento – giovedì 9 Gennaio 2020 – ANNO 76 – N.8 – Francesco Di Mare